I QUATTRO PASSI DEL SACRAMENTO
- Contrizione: è un atto della volontà, un dolore dell’anima e la detestazione del peccato commesso unita al proposito di non peccare più in avvenire.
- Confessione: consiste nell’accusa dettagliata dei propri peccati fatta al confessore per averne l’assoluzione e la penitenza.
- Assoluzione: è la sentenza che il sacerdote pronuncia in nome di Gesù Cristo, per rimettere i peccati al penitente.
- Soddisfazione: o penitenza sacramentale, è la preghiera o l’opera buona imposta dal confessore a castigo e a correzione del peccatore e a sconto della pena temporale meritata peccando.
I DIECI COMANDAMENTI
PRIMO: «Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di me»
Ho mancato alle preghiere? Ho temuto di mostrarmi cristiano? Le mie parole, azioni e scelte sono state contrarie a quelle richieste dalla mia fede? Ho mormorato contro Dio e la sua Provvidenza? Ho appartenuto a società empie (massoneria, comunismo, sette eretiche ecc.)? Ho praticato la superstizione: consultato le carte e gli indovini, partecipato a pratiche magiche? Ho tentato Dio?
Ho rifiutato di ammettere una o più verità rivelate da Dio e insegnate dalla Chiesa? Ho mancato di fiducia nella bontà e Provvidenza di Dio? Ho disperato nella possibilità di vivere da vero cristiano, quantunque se ne domandi la grazia? Credo veramente alle promesse di Dio di aiutare chi lo prega umilmente e confida nella sua Bontà e Onnipotenza? In senso inverso: ho peccato di presunzione abusando della Bontà di Dio, illudendomi di ricevere comunque il perdono, confondendo buono con bonaccione?
Ho rifiutato di amare Dio al di sopra di ogni cosa? Ho trascorso settimane e mesi senza mai compiere il minimo atto d’amore verso Dio senza pensare a Lui?
Ho profanato le cose sante? In particolare: confessioni e comunioni sacrileghe?
Vedo nel prossimo un’anima fatta ad immagine di Dio? Lo amo per amore di Dio e di Gesù? Ho disprezzato, detestato, deriso il prossimo?
SECONDO: «Non nominare il nome di Dio invano»
Ho giurato falsamente e inutilmente? Ho imprecato contro me stesso o contro gli altri? Ho mancato di rispetto al nome di Dio, della Vergine o dei Santi? Li ho nominati con irriverenza o per gioco? Ho bestemmiato mormorando contro Dio nelle prove?
TERZO: «Ricordati di santificare le feste»
Ho mancato alla Messa per mia colpa? Sono giunto in ritardo? Ho assistito senza rispetto? Ho lavorato o fatto lavorare senza necessità e senza permesso nei giorni festivi?
QUARTO: «Onora il padre e la madre»
Se figli: Ho mancato di rispetto disobbedito, causato dispiaceri ai genitori? Ho trascurato di assisterli nella loro vita e, soprattutto, al momento della morte? Ho trascurato di pregare per loro, nelle pene della vita e, soprattutto, dopo la morte? Ho disprezzato o non tenuto conto dei loro saggi pareri?
Se genitori: Mi sono sempre preoccupato dell’educazione dei figli? Ho curato la loro istruzione religiosa? Li ho fatti pregare? Mi sono preoccupato di accostarli presto ai sacramenti? Ho diligentemente vigilato su loro? Li ho consigliati, ripresi, corretti? Nelle loro scelte, li ho assistiti e consigliati per il loro vero bene? Ho ispirato loro buone abitudini?
Se sposi: Ho mancato al sostegno reciproco? L’amore per il coniuge è veramente paziente, longanime, premuroso, pronto a tutto? Ho mosso critiche al coniuge in presenza dei figli? L’ho maltrattato?
Sul posto di lavoro: Ho mancato di rispetto d’obbedienza ai superiori? Ho fatto loro torti con critiche ingiuste o in altro modo? Ho mancato nell’adempimento dei miei doveri? Ho abusato della loro fiducia? Ho mancato alla carità non procurando gli aiuti necessari? Ho vigilato con cura sulla moralità? Ho sempre trattato i dipendenti con bontà, equità, carità?
QUINTO: «Non uccidere»
Mi sono abbandonato all’ira? Ho avuto desideri di vendetta? Ho desiderato il male del mio prossimo? Ho conservato sentimenti di rancore, di odio? Ho violato la grande legge del perdono? Ho ingiuriato, percosso, ferito? Pratico la pazienza? Ho dato cattivi consigli? Ho scandalizzato con parole o atti? Ho trasgredito gravemente e volontariamente il Codice stradale anche senza conseguenze? Sono responsabile di infanticidio, aborto o eutanasia?
SESTO e NONO: «Non fornicare. Non desiderare la donna d’altri»
Mi sono soffermato volontariamente in pensieri o desideri contrari alla purezza? Sono pronto a fuggire le occasioni di peccato: conversazioni e immagini indecorose? Ho indossato abiti indecenti? Ho commesso atti impuri da solo o con altri? Mantengo legami o amicizie colpevoli? Sono responsabile di abusi o frodi nell’uso del matrimonio? La relazione sessuale al di fuori del matrimonio è sempre peccato mortale (anche fra fidanzati). Se uno o entrambi sono sposati, il peccato si raddoppia con l’adulterio che deve essere accusato.
SETTIMO e DECIMO: «Non rubare. Non desiderare la roba d’altri»
Ho desiderato di appropriarmi del bene altrui? Ho commesso o aiutato a commettere ingiustizie frodi, furti? Ho pagato i debiti? Ho ingannato o danneggiato il prossimo nella roba? Ho desiderato farlo? Ho commesso abusi nelle vendite, nei contratti ecc.?
OTTAVO: «Non dire falsa testimonianza»
Ho mentito? Ho fatto o diffuso sospetti giudizi temerari? Ho mormorato, calunniato? Ho reso false testimonianze? Ho violato segreti (corrispondenza ecc.)?
PECCATI CAPITALI
SUPERBIA
Quale stima ho di me? Agisco per orgoglio? Sciupo denari nella ricerca del lusso? Ho disprezzato gli altri? Mi sono compiaciuto in pensieri di vanità? Sono suscettibile? Sono schiavo del cosa dirà la gente?
AVARIZIA
Sono troppo attaccato ai beni terreni? Ho sempre fatto l’elemosina secondo le mie possibilità? Per avere, non ho mai leso le leggi di giustizia? Ho praticato il gioco d’azzardo?
LUSSURIA
Vedi sesto e nono comandamento
INVIDIA
Ho conservato sentimenti di gelosia? Ho cercato di nuocere agli altri per invidia? Mi sono compiaciuto del male, o rattristato del bene altrui?
GOLA
Ho ecceduto nel mangiare e nel bere? Mi sono ubriacato? Ho fatto del cibo il centro della mia vita, la priorità nella mia quotidianità, il primo pensiero al mattino?
IRA
Vedi quinto comandamento
ACCIDIA
Sono pigro nell’alzarmi la mattina, nello studio, nel lavoro, nell’adempiere ai doveri religiosi?

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