Condividiamo con i nostri lettori, la Via Crucis che pregheremo presso il nostro Santuario di Sant’Angelo martire di Licata (AG), venerdì 1 aprile.
INTRODUZIONE
P.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dal vangelo secondo Giovanni 13,1
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.
Gesù solo può comprendere che pena sia per me, allorché mi si prepara davanti la scena dolorosa del Calvario. È parimenti incomprensibile che sollievo si dà a Gesù non solo col compatirlo nei suoi dolori, ma quando trova un’anima che per amor suo gli chiede non consolazioni, ma di essere fatta partecipe dei suoi medesimi dolori (San Pio, Lettere).
Preghiamo
O Padre, hai tanto amato il mondo da donare il tuo Figlio unigenito, perché credendo in lui abbiamo la vita eterna: donaci il tuo Spirito, affinché possiamo avere la forza di seguire il tuo dilettissimo Figlio sulla via della croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Ti saluto o croce santa…
I STAZIONE: GESÙ È CONDANNATO A MORTE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Matteo 27,20-23
I capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: “Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?”. Quelli risposero: “Barabba!”. Chiese loro Pilato: “Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?”. Tutti risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli disse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora gridavano più forte: “Sia crocifisso!”.
Quanto soffro nel vedere che Gesù non solo non viene curato dagli uomini, ma quello che è peggio anche insultato, e più di tutto con quelle orrende bestemmie. Vorrei morire o almeno divenire sordo, anziché sentire tanti insulti che gli uomini fanno a Dio. Io ho fatto al Signore la seguente preghiera: Signore, fatemi morire anziché trovarmi presente quando vi offendono! (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
II STAZIONE GESÙ PORTA LA CROCE AL CALVARIO
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Marco 15,16-20
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Si lasci la cura di tutto se stessi allo Sposo dolcissimo delle anime. Abbandonino la loro testa sul Cuore di questo sì tenero Sposo, quali discepole dilette, e non temano, poiché il celeste Maestro non permetterà che venga loro torto un capello, come non lo permise nel Getsemani verso i suoi discepoli; e tra la turba insolente, inosservate, esse ascendano col re alla vetta del Calvario. (San Pio, Lettere)
Ti saluto o croce santa…
III STAZIONE GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Matteo 16,24-25
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Gesù, uomo dei dolori, vorrebbe che tutti i cristiani l’imitassero. Ora Gesù questo calice l’offrì anche a me; io l’accettai, ecco perché non me ne risparmia. Il mio povero patire vale a nulla; ma pure Gesù se ne compiace, perché in terra l’amò tanto. Quindi in certi giorni speciali in cui egli maggiormente soffrì su questa terra, mi fa sentire ancora più forte il patire (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
IV STAZIONE GESÙ INCONTRA SUA MADRE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal Vangelo secondo Luca 2,33-35
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”.
La Vergine Addolorata ci ottenga dal suo santissimo Figliolo di farci penetrare sempre più nel mistero della croce e inebriarci con lei dei patimenti di Gesù. La più certa prova dell’amore consiste nel patire per l’amato, e dopo che il Figlio di Dio patì per puro amore tanti dolori, non resta alcun dubbio che la croce portata per lui diviene amabile (San Pio, Lettere).
Ti saluto o croce santa…
V STAZIONE GESÙ È AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal Vangelo secondo Marco 15,21-22
Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio.
Gesù mi va ripetendo: «Non temere, io ti farò soffrire, ma te ne darò la forza. Desidero che l’anima tua con quotidiano e nascosto martirio sia purificata e provata. Non ti spaventare se io permetto al demonio di tormentarti, al mondo di disgustarti, alle persone a te più care di affliggerti; perché niente prevarrà contro coloro che gemono sotto la croce per amor mio e che io mi sono adoperato per proteggere» (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
VI STAZIONE UNA DONNA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal libro dei Salmi (27,8-9)
Il mio cuore ripete il tuo invito: “Cercate il mio volto!”. Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Ponete dolcemente i vostri cuori nelle piaghe di nostro Signore, ma non a forza di braccia. Abbiate una gran confidenza nella sua misericordia e bontà, poiché egli non vi abbandonerà giammai, ma non lasciate per questo di abbracciare bene la sua santa croce per aiutarlo (San Pio, Lettere).
Ti saluto o croce santa…
VII STAZIONE GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Matteo 11,28-30
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.
Continuate ad offrire al Signore il sacrificio della vostra vita e tutto ciò che andate sostenendo, e Gesù continuerò a dominare sul vostro cuore da vero sovrano che egli è. E per rendervi sempre più degno della gloria dei beati, offrite tutto ciò che andate sostenendo a Dio cento e più volte al giorno. A lui tenetevi stretto con una volontà amorosa (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
VIII STAZIONE GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal Vangelo secondo Luca 23,27-31
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!” e ai colli: “Copriteci!” Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Questa è la via per cui il Signore conduce le anime forti. Qui [quell’anima] imparerà meglio a conoscere qual è la nostra vera patria, ed a riguardare questa vita come breve pellegrinaggio. Qui ella imparerà ad elevarsi sopra tutte le cose create ed a mettersi il mondo sotto i piedi. Vi attingerà una forza ammirabile… E poi il dolce Gesù non la lascerà in questo stato senza consolarla (San Pio, Lettere).
Ti saluto o croce santa…
IX STAZIONE GESÙ CADE LA TERZA VOLTA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dalla lettera agli Ebrei 5,7-9
Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà; pur essendo Figlio, imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
Egli è prostrato col volto sulla terra dinanzi alla maestà del Padre suo. Quella divina faccia, che tiene estasiati in eterna ammirazione di sua bellezza i celesti comprensori è su la terra tutta sfigurata. Mio Dio! Mio Gesù! non sei tu il Dio del cielo e della terra, eguale in tutto e per tutto al Padre tuo, che ti umilii sino al punto di perdere quasi le sembianze dell’uomo? Ah! sì, lo comprendo, è per insegnare a me superbo che per trattare col cielo devo inabissarmi nel centro della terra. E per riparare ad espiare la mia alterigia, che tu ti profondi così dinanzi alla maestà del Padre tuo; è per rendergli quella gloria, che l’uomo superbo gli ha tolta; è per piegare il suo pietoso sguardo su l’umanità… E per la tua umiliazione egli perdona alla creatura superba (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
X STAZIONE GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Giovanni 19,23-24
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: “Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte”. E i soldati fecero proprio così.
Sul monte Calvario risiedono i cuori che lo Sposo celeste favorisce… Ma poni attenzione a ciò che sono per dire. Gli abitanti di quella collina debbono essere spogliati di tutti gli abiti ed affezioni mondane, come il loro re lo fu delle vesti che portava quando vi giunse. Osserva… le vesti di Gesù erano sante, non essendo state profanate, allorché i carnefici gliele tolsero in casa di Pilato, era giusto che di esse il nostro divin maestro se ne svestisse, per dimostrarci che su questo colle non devesi portare nulla di profano; e chi oserà fare il contrario, il Calvario non è per esso, quella mistica scala per cui si sale al paradiso. Guardati dunque… di entrare nel festino della croce, mille volte più delizioso delle nozze mondane, senza la veste bianca, candida e netta di tutt’altra intenzione, che quella di piacere al divino Agnello (San Pio, Lettere).
Ti saluto o croce santa…
XI STAZIONE GESÙ È CROCIFISSO
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Luca 23,33-34
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.
Quante volte – mi ha detto Gesù poc’anzi – mi avresti abbandonato, figlio mio, se non ti avessi crocifisso. Sotto la croce s’impara ad amare ed io non la do a tutti, ma solo a quelle anime che mi sono più care (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
XII STAZIONE GESÙ MUORE IN CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Luca 23,44-47
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò. Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto».
Rivolto a me, Gesù disse: «Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no. Io sarò, a motivo delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo. Durante il tempo della mia agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L’anima mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana; ma ohimè! Mi lasciano solo sotto il peso dell’indifferenza» (San Pio, Lettere).
Ti saluto o croce santa…
XIII STAZIONE GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Marco 15,42-45
Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
Bisogna dunque umiliarsi assai, vedendo che siamo così poco padroni di noi medesimi e amiamo tanto la comodità e il riposo. Tieni presente sempre Gesù dinanzi ai tuoi sguardi: egli non venne per riposarsi né per avere le sue comodità, né spirituali, né temporali, ma per combattere, mortificarsi e morire. (San Pio, Lettere).
Santa Madre, deh, voi fate…
XIV STAZIONE GESÙ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo…
Dal vangelo secondo Marco 15,46-47
Giuseppe d’Arimatea allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.
Non indietreggiare e molto meno sostare nel salire fino alla fine del Calvario della vita. Gesù ci stenderà la mano per non vacillare. Il pensiero della grazia di Dio che ci sostiene e il premio che Gesù ci ha riservato ci saranno di dolce conforto (San Pio, Lettere).
Ti saluto o croce santa…
XV STAZIONE GESÙ RISORGE DA MORTE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Dal vangelo secondo Giovanni 20,15-18
Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro””. Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto.
Perché Gesù Cristo si sacrificò alla morte? Per espiare le nostre colpe, mi risponde la fede. Perché risuscitò con tanto strepito di prodigi? Per testimoniarci il conseguimento della nostra redenzione. Nella morte di lui ci rammenta che eravamo morti per il peccato, nella sua risurrezione abbiamo invece un perfettissimo modello della nostra rinascita alla grazia (San Pio, Lettere).
CONCLUSIONE
P.: Dio Padre ha dato il suo Figlio come principio di risurrezione e di vita nuova. Nel suo nome innalziamo la nostra umile preghiera:
Donaci, Signore, la gioia di restare sempre con te
Sostienici nel nostro cammino di carità e di pace
Donaci, Signore, la gioia di restare sempre con te
Fa’ che possiamo lavorare insieme nel tuo nome per il bene dell’umanità
Donaci, Signore, la gioia di restare sempre con te
Infondi in noi la certezza di risorgere nell’abbraccio del tuo amore
Donaci, Signore, la gioia di restare sempre con te
Preghiamo.
O Signore, che ci hai voluto salvare con la morte in croce di Cristo tuo Figlio, concedi a noi, che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero d’amore, di godere i frutti della redenzione in cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
P.: Per il vessillo della santa croce, vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.
P.: Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio.
Fame della Parola di Dio?
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